Tra gli scopi dei Lions primeggia l’amicizia, rigorosamente con la A maiuscola, senza la quale ogni iniziativa di Club risulterebbe impossibile. Quindi è compito di ogni Presidente inserire nel proprio programma sociale iniziative atte a rinsaldare ed accrescere questo legame tra i Soci. Così, come ogni anno, nelle gite di Club, tra goliardia e cultura, l’amicizia diventa artefice e scopo.
Il Presidente Vincenzo Nuzzi, coadiuvato dal Vice Presidente Vincenzo Nicastro, hanno affidato l’organizzazione della Gita sociale 2018 alla insostituibile Francesca De Ritis, ormai storica Presidente del Comitato Feste e Gite che, con le capacità di una grande professionista del settore, è riuscita anche quest’anno a stupire i Soci e gli ospiti del Club.
A fondo pagina ci sono i link alle Gallerie fotografiche.
Qui di seguito il Programma di viaggio
Dolce Atene
28 Aprile – 01 Maggio 2018
Programma Di Viaggio
• Sabato 28 Aprile
Ore 5:30 Ritrovo dei partecipanti nel piazzale antistante la Chiesa del Carmine Nuovo (V.le I Maggio).
Ore 6:00 Partenza in Pullman GT da Foggia per l’aeroporto Napoli Capodichino.
Ore 10:35 Partenza del volo Easyjet EZY4823.
Ore 13:20 (ora locale) Arrivo all’aeroporto Eleftherios di Atene.
Ore 13:45 Trasferimento in pullman per il Delphi Art Hotel (cat. 3 *) – Atene.
Ore 14:30 Arrivo e sistemazione in Hotel.
Pomeriggio libero.
Ore 20:00 Cena presso la Trattoria Plaka, Via Kidathineon 16.
• Domenica 29 Aprile
Ore 7:00 Colazione in Hotel.
Ore 7:15 Ritrovo dei partecipanti innanzi l’ingresso dell’Hotel e partenza in pullman per il Porto del Pireo.
Ore 8:00 Imbarco e partenza per le Isole del Golfo Saronico. A bordo sarà presente una guida che durante la navigazione darà dei cenni storici sulle isole. Le visite sono libere ma, chi preferisce, potrà acquistare dei tour guidati sulla stessa motonave. Pranzo a bordo (bevande escluse).
Ore 11:00 – 12:30. Visita di Hydra
È l’isola dei pittori e dei fotografi. Una delle isole più cosmopolite e preferite dal jet-set internazionale. Aristotele Onassis ne era un assiduo frequentatore, così come Mick Jagger, Leonard Cohen ed Henry Miller.
Acque cristalline, architettura unica, arte orafa ed artigianato splendidi. Una piccola isola di fronte al Peloponneso completamente car-free. Qui gli asinelli sono ancora l’unico mezzo di trasporto consentito, oltre la bicicletta.
Ore 13:30 – 14:20. Visita di Poros
Un’isola di soli 48 chilometri quadrati, ricca di vegetazione, ricoperta di pini e di alberi di limoni, con le sue stradine strette ed il campanile dal quale si ha una splendida vista panoramica.
Ore 15:30 – 18:00. Visita di Aegina
Il suo nome deriva da quello di una principessa, Aegina, di cui, secondo la mitologia greca, s’innamorò perdutamente Zeus. Dal loro amore nacque Eaco, il primo re dell’isola.
Ricca di storia e di paesaggi straordinari con i suoi famosi alberi di pistacchio, il coloratissimo mercato ortofrutticolo galleggiante, il pittoresco porticciolo di Agia Marina, è rinomata per l’ospitalità dei suoi abitanti.
Chi vorrà, potrà visitare la chiesa bizantina di Agios Nektarios, che custodisce l’urna decorata in argento con le reliquie del Santo, ed il tempio dorico di Afaia, il più intatto tra gli antichi templi greci, che offre una magnifica vista sul mare.
Ore 19:30 Rientro al Porto del Pireo. Trasferimento in Pullman per l’Hotel.
Ore 20:30 Cena in Hotel.
• Lunedi 30 Aprile
Ore 8:00 Colazione in Hotel.
Ore 8:45 Raduno dei partecipanti innanzi l’ingresso dell’Hotel.
Ore 9:00 Partenza in pullman per la visita guidata di Atene (circa tre ore).
È previsto un giro panoramico della città di Atene passando davanti ai monumenti ed alle piazze principali: Piazza della Costituzione, Palazzo del Parlamento, Milite Ignoto, Biblioteca Nazionale, Piazza Omonia, Arco di Adriano. Durante il giro si scenderà dal Bus in prossimità di alcuni luoghi come il Parlamento, proprio in coincidenza con il cambio della guardia, e lo Stadio Panathinaiko, per ammirare esternamente questa bellissima struttura in cui si sono tenuti i moderni giochi olimpici. Infine, si salirà sull’Acropoli. Sono esclusi dalla quota gli ingressi, facoltativi, nei vari siti.
Pranzo libero.
Pomeriggio libero.
Ore 20:30 Cena presso la Trattoria Geros Tou Moria, Mnisikleous 27.
• Martedì 01 Maggio
Ore 8:30 Colazione in Hotel.
Ore 10:30 Ritrovo dei partecipanti innanzi l’ingresso dell’Hotel.
Ore 11:00 Partenza in pullman per l’aeroporto Eleftherios di Atene.
Ore 14:00 Partenza del volo Easyjet EZY4824.
Ore 14:45 (ora locale) Arrivo all’aeroporto Capodichino di Napoli. Sosta per un caffè a Napoli e partenza in pullman GT per Foggia.
Il Fascino di una Città Distinta
Oggettivamente definita casa della democrazia, del teatro – che ha raggiunto vette altissime – e di Socrate, che vi ha concepito le basi della filosofia occidentale, Atene è costantemente abitata fin dall’età neolitica. Ma è il V secolo il momento della sua massima fioritura, quando è diventata la terra madre della nostra civiltà. La città, che oggi ospita più di 4 milioni di abitanti, è stata costruita attorno al suo cuore antico: l’Acropoli. Quasi tutti i luoghi di interesse sono concentrati vicino Piazza Sintagma, delimitata dai quartieri della Plaka a sud, di Omonia a nord e Monastiraki al centro. Da qualunque lato ci si trovi, lo sguardo si posa sempre sull’Acropoli.
Itinerari proposti:
1 – Passeggiando nella Storia Antica
Piazza Omonia: punto di transito quasi obbligato. Una volta era un luogo davvero bello, come raccontano le vecchie foto di quei giorni di gloria esposte nella stazione della metropolitana. Nella vicina via 28is Oktovriou si trova il Politecnico, simbolo della resistenza di Atene perché ha visto esplodere le dimostrazioni studentesche nel novembre 1973 che determinarono la fine della dittatura.
Monastiraki: è stato il centro commerciale della città durante i 400 anni di dominio ottomano e per questo conserva ancora molto di quel caratteristico stile orientale. Quartiere folcloristico e animato, è qui che si svolge tutte le domeniche il mercatino delle pulci.
Chi vuole, può fermarsi al Six d.o.g.s in Odos Avramiotou 6-8, un pub caratteristico immerso in una sorta di cortile alberato su più livelli. Arredi, luci, grafica dei menu, persino i bicchieri, tutto è curato nel dettaglio. Il risultato è un locale di qualità, frequentato prevalentemente da Greci oltre che da qualche turista che si è perso tra le strade affollate di Monastiraki.
Agorà: il luogo in cui pulsava la vita sociale dell’antica città. Proprio qui sorgeva, duemila anni fa, il primo centro commerciale e sempre qui si radunavano gli abitanti per molte delle attività quotidiane tra cui elezioni, parate e riti. Qui Socrate passeggiava parlando di filosofia e in questo stesso luogo subì la condanna a morte, nel 399 a.C. Accusato di corrompere i giovani per mettere in discussione tutto ciò che si voleva far credere verità assoluta, una giuria composta da 501 Ateniesi ascoltò la sua difesa basata sul mettere in dubbio le basi del processo stesso. Condannato a morte, si uccise, come tutti ricorderanno, avvelenandosi con la cicuta. Al tempo la piazza era ornata da sculture, monumenti e fontane. Oggi restano solo alcune rovine ma, per rendersi conto dell’importanza del luogo, basta guardare lo Stoà di Attalo, così chiamato in onore del re di Pergamo, Attalo, che volle questo lungo edificio. Costituito da portici coperti da un lato e spazi aperti dall’altro, può definirsi il precursore delle moderne gallerie commerciali. Ecco perché si dice che questo sia stato il primo centro commerciale al mondo con i suoi 40 piccoli negozi.
Acropoli: significa città alta, domina lo skyline della città ed è il centro di qualunque itinerario turistico nella capitale greca. Su questo sperone roccioso è sorto il primo insediamento di Atene. Principale artefice può considerarsi Pericle (non a caso Tucidide, storico suo contemporaneo, lo acclamò “primo cittadino di Atene”) il quale, con il suo ambizioso programma edilizio, si impose di promuovere l’immagine dello stato ateniese. Verso il 1450 i Turchi trasformarono il Partenone in una moschea e, successivamente, in un deposito di polvere da sparo. Un generale veneziano, pur di mandarli via, non esitò a sparare cannonate sull’Acropoli ed una di queste fece saltare in aria il Partenone. Le sculture furono rovinate pesantemente, molte caddero ed i loro pezzi furono presi come souvenir. Nel 1800 l’ambasciatore britannico di Costantinopoli ottenne la concessione dal Sultano per realizzare disegni sull’Acropoli e per demolire, se necessario, gli edifici più recenti con lo scopo di trovare altre antichità. Non solo, il diplomatico ebbe il permesso di rimuovere persino alcune sculture, e questa concessione fu interpretata come quella di poter prendere tutte le opere che avrebbe trovato. Assunse gente del luogo per staccare le metope (pannelli di marmo) dalla costruzione stessa e da terra. Attualmente il Partenone e l’Eretteo sono gli unici monumenti rimasti sulla spianata mentre il nuovo Museo dell’Acropoli ne conserva alcuni frammenti. Altre parti sono esposte al British Museum e al Museo del Louvre.
Plaka: si trova sulle pendici dell’Acropoli e rappresenta il volto più antico di Atene. Abitata costantemente da quasi 7000 anni, rispetto agli altri quartieri non è mai stata stravolta dagli scavi. È il luogo dei ristoranti e dei negozi turistici e la maggior parte delle vie sono chiuse al traffico. Le caffetterie sono generalmente carissime se si trovano sulle strade principali, via Kydatheneon e via Adrianou, ma molto spesso eccezionali per la vista che offrono. La Plaka è un luogo dalle vie strettissime, dalle piazzette con le case color pastello ricoperte di bouganville che evocano le isole del Dodecanneso. Proprio in queste stradine si celano monumenti, palazzi e chiese bizantine che si affiancano a negozi e ristoranti, creando un ambiente in cui convivono armoniosamente presente e passato, bellezza e funzionalità, cultura e divertimenti. Tra le chiese bizantine, la Rangabas è una delle più belle della città. Costruita nell’XI secolo, era il centro della Plaka che si sviluppò proprio a partire da essa. La Metochi Panaghiou Tafou, invece, risale al periodo ottomano ed è una delle chiese più famose di Atene perché meta della processione del Venerdì Santo. In ultimo, il Monumento di Lisicrate, l’esempio meglio conservato di opera coregica, cioè i tempietti con cui venivano commemorati i coreghi, i ricchi ateniesi che patrocinavano gli spettacoli teatrali.
Tempio di Zeus: la grandezza di Atene non si discute, si ammira. Questo vale soprattutto quando si osserva il tempio dedicato a Zeus, l’Olympeion, che nell’epoca ellenistica risultava il più grande di tutta la Grecia. La costruzione risale al VI secolo a.C. ma è stata completata solo nel II secolo d.C. dall’Imperatore Adriano. Ancora oggi è facile immaginare la grande soggezione che questa struttura potesse incutere nella sua forma iniziale. Totalmente in marmo, con una lunghezza di 96 metri, una larghezza di 40 metri e ben 17 metri di altezza, attualmente ne resta ben poco.
Anafiotika: così è chiamato un piccolo gruppo di case a ridosso dell’Acropoli e poco sopra la Plaka. La zona prende il nome dai suoi primi abitanti, i muratori dell’isola di Anafi, celebri per la loro bravura e spediti nel 1830, dopo la rivoluzione greca, per ricostruire la città. Definita un’isola nella città, qui pare di essere nelle Cicladi: le case basse e bianche con le porte blu, scalette, viuzze e piccole chiese. È facile immaginare come fosse Atene quando era il centro del mondo ma con la pacifica vita di un borgo sul mare. La sera Anafiotika assume un fascino tutto diverso offrendo un panorama singolare su un’Atene tutta illuminata.
2 – Passeggiando nella Storia Moderna
Piazza Sintagma, che significa della costituzione, ha una storia lunga; pare che ogni evento principale della Grecia moderna si sia celebrato qui. Vi si trova il Parlamento e di fronte il monumento dedicato al Milite Ignoto con il famoso cambio della guardia degli Euzoni.
Il Giardino Nazionale, nel passato accessibile soltanto alla famiglia reale, oggi è aperto al pubblico. L’ingresso si trova proprio davanti Piazza Sintagma.
Lo Stadio Pantatenaico ha ospitato nel 330 a.C. i Giochi Pantatenaici e, nel 1895, la prima edizione moderna dei Giochi Olimpici.
3 – I Musei più Importanti di Atene
Il Museo Archeologico Nazionale è uno dei più importanti al mondo. Nonostante le numerose spoliazioni subite dalla Grecia da parte degli archeologi stranieri nell’Ottocento, questo museo vanta tuttora la più bella raccolta di antichità elleniche.
Il Museo Bizantino esibisce una notevole e preziosa collezione sulla civiltà del periodo bizantino tra cui una biblioteca di circa quindicimila volumi dedicata all’arte, alla letteratura, all’architettura ed alle istituzioni dell’Impero d’Oriente.
Il Nuovo Museo dell’Acropoli, aperto nel giugno 2009 proprio ai piedi dell’Acropoli, raccoglie tutti i frammenti del fregio del Partenone in possesso del governo greco in uno spazio architettonico ricostruito con le esatte dimensioni del monumento stesso.
Il Mare ad Atene
Glyfada, la località balneare più nota, è totalmente diversa dalla città di Atene. Internazionale e ricca, è qui che si respira la nuova aria cosmopolita dove il lusso è visibile a tutti ed inarrivabile per molti. Negozi eleganti, bar e discoteche, locali modaioli strapieni di gioventù bella e abbronzata.
Lo Shopping ad Atene
Via Ermou, decisamente la strada più fashion di tutta la capitale greca. In questa via non esistono orari, c’è sempre tantissima gente a qualsiasi ora del giorno e della notte sia per gli acquisti che per il gran numero di turisti che la affollano.
Collegato alla via Ermou, Monastiraki rappresenta il suo esatto opposto: un vecchio mercato turco che offre ai turisti la possibilità di scatenarsi nell’acquisto di souvenir di qualsiasi tipo.
Atene di Notte
Exarchia, con la sua piazza rumorosa e frequentatissima, è il luogo di ritrovo degli studenti universitari per l’intensa vita notturna. La particolarità di questo quartiere è che gli edifici sono completamente ricoperti di graffiti, quasi fossero delle tele. Andarci equivale a fare una passeggiata all’aperto in una galleria davvero unica, non a caso alcuni dei suoi artisti di strada hanno ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo.
Metaxourgeio. Se in passato era considerato un quartiere piuttosto losco, oggi si presenta con un abito completamente diverso. Accoglie gallerie d’arte, musei, ristoranti e caffè.
Gazi prende il nome dalla vecchia centrale del gas. Inizialmente questo quartiere ospitava un grande deposito di gas naturale ma poiché Atene si preparava a diventare sempre più cosmopolita, nel 1984 l’infrastruttura fu spostata fuori città. Rimasta vuota, l’intera proprietà fu trasformata nel cuore della vita notturna di Atene. Oggi Gazi è il quartiere più cool della città, amato dai giovani mentre gli antichi serbatoi del gas, le officine e gli impianti sono diventati la sede di mostre ed eventi culturali.
I Nostri Ristoranti
Sabato 28. Ore 20:00 cena presso Trattoria La Plaka, Via Kidathineon 16
Domenica 29. Ore 20:30 cena in Hotel, Delphi Art Atene
Lunedi 30. Ore 20:30 cena presso Trattoria Geros Tou Moria, Mnisikleous 27
La Tradizione Greca a Tavola
In Grecia il pasto inizia con le meze, un vero e proprio rito che gli Ateniesi non fanno mai mancare sulla propria tavola. Secondo la cultura greca, non si beve mai niente di alcolico che non venga accompagnato con qualcosa da mangiare. Da qui nasce la consuetudine delle meze, piccole porzioni di cibo: tzatziki, souvlaki, mussaka, choriatiki salata (l’insalata greca per eccellenza), keftedes (polpettine fritte di carne, di legumi o di ortaggi).
Tra i formaggi padroneggia l’onnipresente Feta con le sue diverse stagionature.
Nella pasticceria greca domina la pasta fillo, una sorta di pasta sfoglia. Vedere i pasticcieri alle prese con questo impasto diventa quasi un’esperienza: la sfoglia deve essere tirata al limite e per maneggiarla i maestri devono farla roteare rapidamente. La sua lavorazione è un vero spettacolo che si può osservare, per esempio, al Bougatsadiko, un bar vicino Monastiraki. Con questa pasta si prepara il baklava (con miele e frutta secca) e la bougatsa (una torta con crema pasticcera cotta nel forno). Un altro dolce tipico è il loukoumade, una ciambella fritta nell’olio di sesamo aromatizzata con il miele (immancabile in quasi tutte le preparazioni dolci), cannella e noci. Ancora, lo spoon sweet, frutta bollita in acqua e zucchero offerta insieme allo yogurt. A proposito di yogurt, non manca mai a fine pasto.
Tra i vini bianchi primeggia la Retsina, un resinato secco ed il Boutari, più fruttato; tra i vini rosati il Kokkineli, resinato secco; tra i vini rossi il Mantineia, il Naoussa, il Nemea, il Rapsani ed il famoso Agiorgitiko.
Tra i superalcolici si distingue l’Ouzo, usato per accompagnare le meze. Diffusissimo, si può consumare liscio o con ghiaccio. Anche il Brandy è molto buono, specie il Metaxa, le cui stellette indicano gli anni di invecchiamento. Lo Tsipouro, invece, è simile alla grappa italiana mentre il Rakì è un distillato leggermente più morbido e fruttato. In ultimo, la Masticha è un digestivo dal sapore dolce prodotto dalla resina degli alberi di lentisco.
Espressioni Utili e Traduzione dei Principali Alimenti
Formule di cortesia
Ciao/arrivederci Yásas
Buongiorno Kaliméra
Buon pomeriggio Kalispéra
Buonasera Kaliníjta
Arrivederci Antío
Si Kai
No Oji
Per favore Parakaló
Grazie Efjaristó
Di nulla Típota
Scusa Signomi
Al ristorante
Aperitivo Oreftiká
Gelato Pagotó
Latte Gála
Tè Chái
Arrosto Psitó
Cotto Brastó
Alla brace Sta cárbuna
Fritto Tiganitó
Sale Aláti
Pepe Pipéri
Origano Rígani
Cipolla Cremídi
Aglio Skórdo
Pane Psomí
Gamberi Garídes
Verdura Lajaniká
Pesce Psári
Agnello Arnáki
Pollo Kotópulo
Maiale Girinó
Vitello Mosjári
Carne Créas
Il conto To logariasmó
Melone Pepóni
Anguria Carpusi
Senza Glutine Corìs glutèni
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La grande scrittrice francese Marguerite Yourcenar una volta scrisse: “…è vano sperare, per Atene e per Roma, quell’eternità che non è accordata né agli uomini e né alle cose, e che i più saggi tra noi negano persino agli dei”.
Eppure quando metti piede ad Atene, quando vedi il primo sole tramontare tra la colonna del Partenone e scomparire alle spalle dell’Acropoli, quando ascolti il primo musicista di strada intonare una vecchia e malinconica melodia, e quando i profumi della Plaka, e, in lontananza, i colori del Pireo sconfinano nell’immaginazione tutto sembra trasmettere un concetto astratto, ma efficace, di interminabile immortalità.
Filippo Gherardi
Αντίο σε όλους
(Antío se ólous)