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La seconda Gita del nostro Club,

nell’anno sociale 2010-2011, ha avuto come mete l’Abbazia di San Giovanni in Venere, a Fossacesia (CH) e Quadri (CH), patria del tartufo d’Abruzzo. In una splendida giornata di sole l’edificio in stile romanico, costruito su un promontorio a pochi metri dal mare, esalta la bellezza delle forme e dei colori.

L’Abbazia

Sull’area dell’attuale Basilica e monastero di S. Giovanni sorgeva anticamente un tempio dedicato a Venere Conciliatrice. Da ciò il nome di «San Giovanni in Venere».

Nel sesto secolo, tra il 529 e il 543, vivente San Benedetto, vennero da Montecassino alcuni discepoli del Santo, guidati dal monaco Martino, del quale però non si conosce altro che il nome. Probabilmente Martino non era un monaco cassinese, ma uno di quei monaci che vivevano sulle montagne della Maiella e in altre località appenniniche, e che si era interessato perchè sull’area del monumento pagano sorgesse un monastero benedettino.

Fu abbattuta la statua di Venere e il tempio che doveva essere assai fatiscente, e sul luogo medesimo fu edificata una prima chiesa cristiana di proporzioni limitate, e una modesta abitazione per i monaci. Ci sono ignote le vicende precise dei primi quattro secoli del minuscolo monastero che, prima alla dipendenza di Montecassino, poi di Farfa, si rese indipendente nel 1004.

La costruzione subì una serie di ampliamenti nell’arco di un secolo. Ma fu Oderisio II, Abate per 49 anni e Cardinale, che ideò e fece costruire la grande Basilica attuale (me­ tri 50×20) iniziata nel 1165. Fece, inoltre, ornare di affreschi e sculture sia la Basilica che la cripta.

Il portale principale fu fatto fare dall’Abate Rainaldo tra il 1225 e il 1230. Risente, nello stile, della scuola che nella prima metà del secolo XIII, per iniziativa di Federico II, fiorì in Puglia, dando luogo a un’arte che fu denominata «arte imperiale». Il fogliame dei capitelli ha squisitezze classiche che richiamano, se non superano addirittura, esemplari tipici del genere dell’arte del rinascimento.

Tutto il complesso monumentale presenta elementi romanici e gotici fusi in mirabile armonia, ma la Basilica è eminentemente gotica nell’interno. Nei primi secoli della sua storia, lungo il perimetro interno della Basilica, vi erano molti sarcofaghi, e la Basilica stessa era ornata splendidamente di pitture e sculture. Ma in seguito a terremoti, a vari ritocchi non sempre felici e all’abbandono a cui la Basilica è andata soggetta, sono scomparse tante bellezze artistiche. Ma non è scomparsa l’imponente maestosità delle linee che for­ma l’ammirazione di tutti, specialmente dei cultori dell’arte.

Quadri

Appena passato i confine tra il Molise e l’Abruzzo, a 40 km circa nell’entroterra, dopo il lago di Bomba, sorto per lo sbarramento sul fiume Sangro, sorge, a circa 600mt di altitudine, il piccolo paese di Quadri (1000 abitanti). Famoso per il tartufo, tipico di tutta la Valle del Sangro, è rinomata meta enogastronomica.

Il Presidente Ettore Gaudiosi ha così voluto riunire nuovamente il Club per un momento ludico e di socializzazione. E’ stata anche occasione per festeggiare il compleanno del Socio e Cerimoniere del Club Claudio Di Nanno. La giornata si è conclusa con una passeggiata nel paese al chiaro di luna, con un inverosimile clima quasi estivo.

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