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E’ nata nel periodo barocco la Chiesa dell’Addolorata di Foggia, quando la città era un piccolo paese di pastori e di agricoltori. All’epoca si diffondeva l’usanza di utilizzare la Chiesa anche come luogo dove passare il tempo libero ad ascoltare musica.

Così fu considerato un ambizioso traguardo quando nel 1801 l’organaro Giovanni Gallo, trasferitosi a Foggia, costruì quel piccolo gioiello ancora degno di nota da un punto di vista acustico. Avere un Organo d’epoca è, in Italia in generale e nel Mezzogiorno in particolare, cosa molto rara. Ai tempi dell’ultima guerra e negli anni successivi, infatti, c’era l’abitudine da parte di alcuni “commercianti” di proporre la rimozione dei vecchi Organi dalle Chiese in cambio di pochi soldi o di organi più nuovi (funzionanti ma meno pregiati), risolvendo così il problema della manutenzione a chi non poteva permettersela. Probabilmente, se non fosse successo questo, tutti questi Organi del sud Italia oggi non esisterebbero più ugualmente, mentre ora li si può ammirare in alcune Chiese del nord, soprattutto, della Germania. Fatto sta, che trovare un Organo di oltre 200 anni in una città del Mezzogiorno è cosa piuttosto rara. Il problema della manutenzione, però, ancora sussiste: si pensi che, negli anni ’80 fu eseguito un parziale restauro di questo Organo, grazie ai fondi della Fondazione Siniscalco-Ceci, ma ci sono parti che sono ancora assolutamente “originali”, talmente piene di tarli che il rischio di perdere tutto è imminente.

Quanto esposto è stato raccontato dal Maestro Franco Di Lernia, la mattina di domenica 19 dicembre 2010, prima di iniziare il suo Concerto, per sensibilizzare gli animi dei presenti e ringraziare il dott. Ettore Gaudiosi, Presidente del Lions Club Foggia Umberto Giordano, che ha voluto organizzare questo Evento proprio al fine di sollecitare il nuovo ed urgente restauro. Nel ringraziare il Maestro, invece, il Presidente ha ricordato che tra i compiti dei Lions ci sono anche i Service a salvaguardia di Opere come queste, che sono un bene civico per il quale ogni sforzo è giusto ed ogni risultato, seppur piccolo, è da considerare una delle tante gocce nell’oceano della solidarietà.

I Soci del Club e tutti gli ospiti presenti hanno, così, potuto godere di un momento molto raro, da un punto di vista culturale, nell’ascoltare un famoso Maestro d’Organo, qual è Franco Di Lernia (foggiano, ma con un curriculum di grande concertista internazionale) sulla tastiera di Organo d’epoca, malconcio ma ancora perfettamente funzionante.